INAUGURAZIONE MOSTRA BIENNALE ARCAM
MIRANO, VILLA MOROSINI 14 SETTEMBRE 2014

L’abilità manuale è una straordinaria facoltà tipica della specie umana, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione in un intreccio inestricabile con lo sviluppo del cervello e dell’intelletto. Trovo quindi preoccupante (e in questo non sono sola..) che nella nostra società ad alto sviluppo tecnologico la manualità sia sempre più trascurata e rischi di diventare una facoltà residuale, a causa dei mezzi tecnologici a nostra disposizione, avanzatissimi e ormai in grado di svolgere qualsiasi funzione necessiti alla vita.

Mi entusiasma perciò questa esposizione che dimostra l’importanza della manualità nelle sue declinazioni creative, il suo ruolo nella rielaborazione culturale del mondo. In particolare i lavori svolti da bambini e bambine e qui esposti, sono la dimostrazione del fondamentale ruolo rivestito dalla manualità nella crescita armonica e nell’espressione della personalità. La trasmissione di queste esperienze così tipicamente e significativamente umane alle giovani generazioni che rischiano di restarne prive mi pare un compito prezioso che Arcam si è prefissato.

La manualità naturalmente va coltivata, con pazienza e costanza. Non è di moda dedicare lungo tempo e sforzi ripetuti a un’attività che non necessariamente trova riconoscimento esterno: proprio questo mi sembra un altro titolo di merito, specialmente perché troppo spesso nel sentire comune l’"arte" è considerata frutto esclusivamente di una non meglio precisata "ispirazione". Ogni artista invece sa che l’ispirazione di partenza può concretizzarsi un’opera soltanto con lavoro, lavoro e ancora lavoro.

L’associazione non svolge questo compito in modo ingenuo o improvvisato: molti lavori che possiamo ammirare qui sono il frutto della conoscenza, dello studio e della valutazione critica delle tendenze artistiche contemporanee. La varietà dei materiali, delle tecniche, delle pratiche che si vedono in mostra corrisponde alla straordinaria varietà della produzione artistica odierna, così ampia da poter difficilmente essere dominata in tutti i suoi risvolti, di cui evidentemente si sono consapevolmente scelte alcune linee preferenziali. Così ad esempio alcune opere di tessitura sono state realizzate su disegni di artisti contemporanei come Mondrian, Mirò, Matisse, Rothko, mentre alcuni lavori realizzati con i bambini seguono il filone molto attuale e interessante dell’"arte dal riciclo".

Proprio quest’estate ho potuto visitare la bellissima mostra che Cagliari e la Sardegna stanno dedicando a Maria Lai, artista di cui abbiamo l’onore di esporre dei lavori nella Casa delle Muse, che si è sempre ispirata alle tradizioni artigianali sarde, reinventandole in modi genialmente attenti alle avanguardie contemporanee. Ecco: anche questo mi sembra un aspetto di raccordo fra le attività dell’Arcam e proposte artistiche che qualificano altamente Mirano.

I lavori che forse a prima vista colpiscono per il richiamo alla "grande arte" sono i disegni (il corso si è ispirato specialmente a Raffaello, Grunewald, Otto Dix e Kathe Kollwitz): come dimenticare che in questa nostra terra grandissimi pittori e scultori hanno coltivato il disegno, e penso ad esempio come noi vantiamo la presenza della famiglia dei Tiepolo, di cui basterebbe ricordare i disegni a inchiostro di Giandomenico per comprendere come questa attività si radichi in profondità nella ns storia. Lo stesso impatto sui visitatori l’hanno i lavori di scultura. L’aspetto però forse più facilmente riconoscibile in questi lavori è la ripresa debitamente aggiornata e rivisitata delle tradizioni locali delle cosiddette "arti minori" o "applicate" (spesso rimaste in secondo piano e oscurate dalle cd "arti maggiori", come la grande pittura veneta), grande patrimonio culturale non sempre pienamente valorizzato, del quale però alcune istituzioni del nostro territorio costituiscono dei presidi importanti a livello nazionale (penso ad es. al Museo del Merletto di Burano). Attività tradizionali come la ceramica, di cui Arcam ha esplorato e ricreato gli esemplari decorati a graffito medievali e rinascimentali i cui frammenti sono visibili nelle teche del comune di Mirano, o come il merletto appunto e il ricamo, saperi pratici condivisi da moltissime (tutte?) nostre antenate fino a un centinaio d’anni fa e che costituiscono un altro trait-d’union con la grande pittura, visto che le pittrici veneziane del Settecento Giulia Lama e Rosalba Carriera avevano esordito nell’arte proprio come ricamatrici e che alcune belle mostre d’arte ospitate nella barchessa di fronte e curate da Eidos presentavano lavori di artiste decisamente ispirati a quest’arte antica.

Studio e lavoro costanti e prolungati nel tempo caratterizzano l’attività come Arcam la propone e con i risultati che vediamo esposti; trovando spesso il modo di contaminare la tradizione anche con tecniche, forme e motivi decorativi provenienti da altri paesi e continenti (ad esempio nella tessitura la tecnica dei nodi "gabbeh", di origini nomadiche): quasi in una versione specifica della globalizzazione economica, culturale e artistica che contraddistingue i nostri giorni. Così i lavori esposti mostrano la possibilità di una creativa congiunzione fra passato e presente e futuro, ma anche fra mondi diversi: da questa consapevolezza credo derivi la partecipazione attiva di Arcam con i suoi laboratori alle iniziative del Centro Pace del Comune di Mirano.

Infine, non posso non pensare alle numerose considerazioni che negli ultimi anni si vanno svolgendo sulla necessità di rilanciare l’economia italiana ripartendo dallo specifico culturale del nostro paese, dal suo ricchissimo patrimonio artistico e culturale; considerazioni non peregrine se pensiamo che in questi anni di crisi economica i comparti produttivi che hanno tenuto finora più degli altri sono quelli delle produzioni qualitativamente raffinate in campo gastronomico, tessile, del design, in qualche modo tutte ricollegabili a sapienze e esperienze secolari tenute vive e aggiornate. Qualche adepta dei corsi dell’Arcam ha trovato incarichi prestigiosi di lavoro proprio grazie all’esperienza e all’abilità acquisita con i corsi dell’associazione: e allora il merito di questa associazione non è solo quello di proporre un impiego costruttivo e gratificante del tempo libero, ma più in generale quello di intervenire da protagonista attiva nella società e nelle sue problematiche.

Maria Letizia Angelini

MOSTRA BIENNALE COLLETTIVA
Per Filo e Per Segno - Mirano da domenica 14 a lunedì 22 settembre 2014